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Il piede reumatico

L'artrite reumatoide è tra le malattie reumatiche di origine infiammatorie più diffuse. Gran parte dei segni della patologia hanno come localizzazione il piede. In circa due terzi dei pazienti il dolore è insidioso, con affaticamento, debolezza e sintomi muscolo- scheletrici. I segni specifici compaiono gragualcente: numerose articolazioni specialmente quelle dei piedi, mani e ginocchia vengono colpite in modo simmetrico. La rigidità mattutina si durata superiore ad un'ora è una caratteristica pressoché costante dell'artrite. I meccanismi del danno articolare sono due: uno è un dann diretto provocato dal processo infiammatorio, e l'altro è un danno indiretto di tipo meccanico. Le deformità caratteristiche che possono svilupparsi al livell dei piedi sono l'anomala inclinazione del retropiede, sublussazione plantare delle teste metatarsali, allargamento dell'avampiede, alluce valgo, deformità delle dita minori. Più specificatamente il coinvolgimento dell'avampiede si manifesta inizialmente con un metatarsalgia, poi con una vera e propria artrite metatarso falangee. Con il tempo il peso del corpo, anziché essere sostenuto da tutte le teste metatarsali è sostenuto prevalentemente dalla seconda, terza e quarta ed in corrispondenza di esse è possibile notare la presenza di una spessa e dolora ipercheratosi plantare. La funzione del Podologo risponde, in questo contesto, all'esigenza del paziente nel deambulare nel miglior modo possibile e con il minor dispendio di energie. Le ipercheratosi esistenti uniti alla volontà del prevenire eventi complicati, spingono il soggetto reumatico a richiedere l'intervento del Podologo. Il Podologo dopo una corretta valutazione del piede del paziente, tramite una visita accurata, una valutazione in statica e in dinamica dell'appoggio del piede, potrà indicare una ttrapianto adeguata, come il trattamento podologico, l'utilizzo di un'ortesi plantare e/o di un'ortesi in silicone, la prescrizione di calzature adeguate, ecc...